Effetti della paura sul sistema nervoso

by Silvia Terracciano
effetti della paura sul sistema nervoso

Se ti chiedi perché non riesci ad essere felice e perché hai sempre paura di qualcosa sappi che questo articolo ti aiuterà a capire gli effetti della paura sul sistema nervoso e perché ti trovi sempre in uno stato d’animo di preoccupazione.

Prima di proseguire con la spiegazione voglio rassicurarti sul fatto che risolvere questo stato d’animo è assolutamente possibile così com’è fattibile ritrovare uno stato di felicità e serenità.

Perché tutto dipende da te

Le emozioni sono risposte attive dell’organismo a sollecitazioni ambientali e sono legate alle nostre credenze, core beliefs. La paura, in quanto emozione, non fa differenza e nasce, cresce e si sviluppa al pari della felicità.

Quando succede un evento non è l’evento in sé a determinare la nostra emozione ma, la nostra valutazione cognitiva che viene fatta in automatico. Sono le nostre credenze a generare le emozioni.

Ma cos’è la valutazione cognitiva? È la valutazione automatica dei pensieri, degli assunti e delle convinzioni (B) che si frappongono tra l’evento (A) e le conseguenze emotive comportamentali (C). Possiamo quindi dire che il motivo per il quale provi paura è l’ABC.

Ho una convinzione (B) -> Succede un evento (A) -> Reagisco (C) in base alla condizione

L’esame non passato

Per spiegarti meglio il legame Convinzione/Emozione voglio farti un esempio riferito ad Elisa, una ragazza universitaria che ha sostenuto un esame senza passarlo. Elisa prova una tristezza profonda, sente che non riuscirà ad andare avanti all’università e pensa che forse questa non fa per lei e che sarebbe meglio lasciar perdere.

La prima cosa che ti viene da pensare è che Elisa prova disagio perché non ha passato l’esame (A->C).

Il disagio deriva dal fatto che Elisa ha iniziato il suo percorso di “avvicinamento” all’esame con le convinzioni che:

  • Non sono sicura di potercela fare all’università. Da questo esame capirò se sono capace;
  • Se non lo passo avrò la conferma che non valgo nulla;
  • Sono obbligata a passarlo altrimenti i miei penseranno che non mi impegni abbastanza;

Questi pensieri generano in Elisa un duplice effetto:

  • Rendono Elisa ansiosa e questo stato d’animo le rende difficile il superare l’esame perché non riesce ad essere sufficientemente lucida e concentrata;
  • Fanno sentire triste Elisa dopo che non lo ha passato e la portano a lasciare l’università perché si crede incapace;

Prova invece ad immaginare che Elisa, si reca all’esame avendo in mente questo pensiero:

“È solo un esame, sono determinata a passarlo ma se non dovesse andare bene non capiterà nulla, semplicemente ci riproverò.”

Se non passa l’esame Elisa sarà infastidita per doverlo ripetere ma non proverà tristezza profonda e voglia di abbandonare tutto.

La rabbia come meccanismo difensivo della paura

La paura è una condiziona naturale e biologica che tutti noi sperimentiamo importante perché ci tiene al sicuro. Ma quali sono gli effetti della paura sul sistema nervoso se ne diventiamo succubi e non riusciamo a governarla?

La paura innesca una forte reazione fisica nel corpo. Non appena avverti un senso di paura l’amigdala si attiva e avvisa il sistema nervoso che mette in moto la risposta alla paura del corpo. Vengono rilasciati il cortisolo e l’adrenalina. La pressione sanguina e la frequenza cardiaca aumentano e tu inizi a respirare più velocemente. Il tuo corpo sta attivando il meccanismo “attacco-fuga”.

Effetti della paura sul sistema nervoso: la tua razionalità è annebbiata.

Puoi restare pietrificato, fermo, immobile o puoi reagire con uno scatto di rabbia.

Quando avverti la paura alcune parti del corpo amplificano i movimenti e altre si spengono. La ragione e la razionalità diventano compromesse ed è quindi facile avere razioni di rabbia: potresti urlare o alzare le mani.

Prova a pensare se stai camminando in un sentiero di montagna e davanti a te compare una biscia. La reazione alla paura fa scattare il meccanismo attacco-fuga. Ti ritrovi ad urlare, ti si gela il sangue e probabilmente inizi a correre velocemente.

Allo stesso tempo anche in una situazione opposta le nostre reazioni sono governate dalla paura. Quando fai notare un errore a qualcuno questo potrebbe reagire aggredendoti verbalmente.  Lo fa perché dentro di se si sente minacciato. Percepisce di aver sbagliato qualcosa. Ha paura di essere rimproverato e così attiva il meccanismo attacco-fuga.

La paura non è una fobia

Ci sono alcune situazioni poi in cui una paura può diventare una fobia. Si dice che quando gli effetti della paura sul sistema nervoso diventano tali da interferire con le capacità di funzionare e mantenere uno stile di vita socievole e normale si è davanti a delle fobie.

Se inizi a evitare di andare al mare perché hai paura dell’acqua, non vai ad una festa perché hai paura di relazionarti con la gente o non vuoi fare una passeggiata all’aria aperta perché hai paura dei ragni non lo fai perché hai paura ma perché hai una fobia.

La paura cambia il tuo corpo e controlla la tua mente

Quando provi un’emozione di paura il tuo corpo cambia. Si modifica il modo di respirare, varia la sudorazione e il flusso sanguino. La mente si annebbia e ti porta a compiere azioni irrazionali.

Se poi ti lasci sovrastare dalla paura e non capisci che questa sta entrando in circolo la quantità di cortisolo e adrenalina aumentano fino a portarti a provare una fobia che condiziona drasticamente la vita.

Ci sono persone che apparentemente sembra non abbiano paura di nulla. In realtà non è che non hanno paura ma semplicemente non lasciano che sia questa a condizionare la loro vita. Ne diventano amici perché hanno capito la causa scatenante e le reali possibili conseguenze che potrebbero accadere. Lasciano che sia la razionalità a valutare la situazione.

Il Clustering come modo per vincere la paura

La cosa migliore che puoi fare per diventare amica della paura è scavare dentro di te e capire perché questa nasce, da dove ha origine e qual è la credenza che attiva tutto il sistema.

Di fondamento logico/scientifico il Clustering è un metodo di analisi per gruppi che viene utilizzato fondamentalmente in matematica e logica per fare delle analisi di dati. Come ho spiegato in questo articolo è un sistema che funziona anche e soprattutto per fare autoanalisi e capire il perché delle nostre reazioni.

Come sempre poi, la meditazione è un ottimo sistema per imparare a vivere nel “qui ed ora” e “tenere a bada” finte problematiche che spesso fanno innescare reazioni di paura inutili.

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