Meditazione in movimento Trekking | Si può meditare camminando?

by Silvia Terracciano
meditazione in movimento trekking

Quando si pensa alla meditazione la prima immagine che viene in mente è quella del Buddha seduto in riflessione. L’immagine che abbiamo della meditazione non è del tutto vera perché non serve essere fermi per meditare.

Se pensi che stare ferma, seduta, a praticare la consapevolezza sia per te difficile, in questo articolo voglio spiegarti cosa sia la meditazione in movimento trekking, meglio conosciuta come camminata di meditazione e come praticarla per assorbirne tutti i benefici.

Che cos’è la meditazione in movimento trekking

Per poter meditare non hai bisogno di un set-up particolare. Puoi praticare la meditazione di consapevolezza mentre sei seduto alla scrivania, lavando i piatti o facendo una piacevole camminata.

La meditazione in movimento è l’ideale per i principianti perché camminare è una parte naturale di noi oltre che quotidiana.

Se ti stai chiedendo che cosa sia nel dettaglio la camminata di meditazione voglio spiegartelo subito. Continua con la lettura per saperne di più!

La camminata di meditazione è più di una semplice passeggiata. È una riconnessione con te stessa al tuo stato naturale.

Meditare vuol dire essere più consapevoli e la meditazione in movimento è un allenamento all’essere consapevoli del tuo corpo e delle sensazioni che provi mentre ti muovi.

Gli occhi sono aperti, corpo e mente sono radicati nel presente e non persi nei ricordi o rivolti a preoccupazioni future.

La meditazione in movimento è attività fisica, camminata, esercizio. È il fare del movimento restando consapevoli verso quello che si sta facendo ed il posto in cui lo si esegue.

Come dice il maestro vietnamita Thich Nhat Hanh, durante la camminata di meditazione dobbiamo immaginare di “stampare pace, serenità e felicità sul terreno”.

Come fare la meditazione i movimento trekking

1. Scegli un posto

Cerca un posto dove puoi camminare lentamente, senza ostacoli o difficoltà tecniche. Il posto che scegli deve essere tranquillo, lontano dal traffico e senza troppa confusione.

Scegli un bosco piuttosto che un lago o un fiume. Anche passeggiare al mare in inverno o in un parco pubblico, magari all’alba o al tramonto, va benissimo;

2. Concentrati sul presente

Dopo aver trovato il posto migliore per meditare prenditi un minuto per respirare profondamente e portare la tua attenzione al corpo. Senti il terreno sotto ai piedi, quanto sei stabile e quali sono i rumori e gli odori attorno a te. Sii consapevole delle diverse sensazioni presenti all’interno del tuo corpo.

Quando hai posto la tua attenzione nel “qui e ora” inizia a camminare lentamente. Dirigi la tua attenzione sui movimenti di piedi e gambe mentre cammini;

3. Mantieni la consapevolezza mentre cammini

Mentre resti concentrata osserva le diverse percezioni fisiche che senti sul tuo corpo. Osserva le sensazioni dei tuoi piedi poi spostati verso le mani. Sali quindi ad osservare la schiena, la faccia ed il collo.

Prendi coscienza quando un pensiero distrae la tua attenzione. Accetta il pensiero semplicemente, senza giudicarlo, e torna ad essere consapevole nella camminata di meditazione.

Non procedere in maniera meccanica e non forzare la camminata. La camminata deve essere naturale e spontanea;

4. Velocità e postura

Meditare camminando non vuol dire compiere una maratona. È importante che il tuo passo sia da lento a estremamente lento. Puoi lasciare che braccia e mani oscillino liberamente dai fianchi o tenerle dietro la schiena. Anche i muscoli delle gambe dovrebbero essere rilassati e, se così non fosse, significa che stai accelerando troppo il tuo passo.

Conclusione, le parole del Buddha

Per la maggior parte di noi la giornata è piena di innumerevoli azioni, guidare, guardare il telefono, ascoltare la televisione e molto altro! Il problema è che la maggior parte dei nostri gesti sono tutt’altro che consapevoli. Viviamo con il pilota automatico perennemente inserito.

Iniziare a praticare la meditazione in movimento attraverso la camminata è il modo più facile per rendersi conto di quanto siamo distratti nella vita, sempre rivolti al passato o proiettati al futuro.

Non tutte le situazioni si prestano alla meditazione profonda ma è possibile mantenere un certo grado di consapevolezza anche mente si guarda il telefono, ad esempio.

Per concludere voglio citarti uno dei discorsi più famosi di Buddha:

“Un monaco, andando avanti e indietro, applica una chiara comprensione; guardando dritto e distogliendo lo svio, applica una chiara comprensione; nella flessione e nello stiramento, applica una chiara comprensione; indossando le vesti e portando la ciotola, applica una chiara comprensione; nel mangiare, bere, masticare e assaporare, applica una chiara comprensione; nel camminare, nello stare in piedi, nel sedersi, nell’addormentarsi, nel risvegliarsi, nel parlare e nel mantenere il silenzio, applica una chiara comprensione”.

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