Un luogo suggestivo che conquista gli occhi e rapisce l’anima. Ci troviamo a Gaeta, in provincia di Latina e il posto spettacolare di cui vi parliamo oggi è la famosa Montagna Spaccata di Gaeta. Acque turchesi, grotte, leggende, un santuario che si affaccia sul mare: ci sono tutti gli elementi per una bella storia da raccontare!
Venendo via mare e avvicinandosi in barca al promontorio del Monte Orlando, è possibile vedere con grande chiarezza la Montagna Spaccata in tutta la sua bellezza o meglio si notano tre grandi spaccature nella roccia dall’alto verso il basso quasi parallele tra loro.
Questo luogo magico, nonché meta di pellegrinaggio e grande polo di attrazione turistica è raggiungibile ovviamente anche via terra. In treno basta prendere il regionale per Formia e scendere alla fermata di Gaeta e da lì raggiungere la destinazione in taxi. In auto, invece, basta raggiungere il centro di Gaeta e da lì sono circa 10 minuti per arrivare al Santuario percorrendo via SS Trinità. Per chi ama il trekking la Montagna Spaccata di Gaeta è raggiungibile seguendo il percorso costiero dal centro storico cittadino.
Per visitare il sito, il Santuario e la Grotta del Turco non c’è un costo d’ingresso, ma un’offerta libera. Il Santuario è aperto ogni giorno dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 al tramonto, mentre la Grotta del Turco è aperta nei seguenti orari: 9:00-12:30 e 15:00-17:45.
La leggenda della Montagna Spaccata di Gaeta
Table of Contents
I luoghi suggestivi da sempre hanno stimolato la fantasia e l’immaginazione e quindi sono sempre avvolti nel mistero e da leggende molto particolari. Non fa eccezione la Montagna Spaccata di Gaeta che secondo la leggenda si sarebbe spaccata nel momento esatto della Crocifissione di Cristo. Una sorta di grido al dolore della Madre Terra e della natura in un momento molto toccante della storia dell’umanità. La rientranza naturale, le insenature, le grotte e gli anfratti divennero il nascondiglio ideale dei pirati sin dall’antichità. Erano acque pericolose quindi poiché i pirati attaccavano le navi e rubavano tutto il carico con grande facilità e destrezza.
Santuario della Santissima Trinità
Sulla sommità del Promontorio del Monte Orlando c’è il Santuario della Santissima Trinità, un luogo di culto meta dei pellegrini nonché dei turisti (è visitabile tutti i giorni in orari specifici e gratuitamente). Fu fondato nel 930 d.C. dai padri Benedettini sulle rovine di una celebre villa di età romana appartenuta al valoroso generale Munazio Planco.
L’ordine Benedettino prosperò in questo luogo sacro fino al 1788. Seguì un periodo di abbandono e di degrado fino all’arrivo dei francescani che rimase al Santuario fino al 1903. Importante fu l’aiuto economico del re di Napoli Ferdinando II per riportare questo luogo al suo antico splendore. Successivamente il Santuario della Santissima Trinità fu occupato dai Frati Pallottini fino al 1917.
Questo santuario a picco sul mare è celebre perché qui vennero a pregare celebri eremiti, papi e religiosi quali San Filippo Neri, Bernardino da Siena e Ignazio di Loyola, ma anche sovrani e papi, come il celebre Pio IX.
Potresti leggere anche la storia e leggenda del Santuario di Tindari.
La Grotta del Turco
In zona è possibile ammirare anche la Grotta del Turco raggiungibile a piedi percorrendo 300 gradini dal Santuario della Montagna Spaccata. Si nota nella roccia l’impronta di una mano.
Secondo la leggenda è l’impronta della mano di un famoso pirata che era incredulo del potere sacro del luogo e si sbeffeggiava della religione cristiana. Costui appoggiando la mano sulla roccia se la vide inghiottita, per questo si parla della mano del turco.
Solo dopo un repentino cambio di rotta e di fede, il pirata si vide salva la vita.
Il luogo comunque per secoli è stato un celebre covo rifugio di pirati senza scrupoli.
